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Storia del Bari

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Come raggiungere lo stadio

città Bari

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Bari è il capoluogo della regione Puglia e dell`omonima provincia si sviluppa sulla costa adriatica, a sud-est della foce del fiume Ofanto. È uno dei più attivi centri economici del sud Italia e il principale centro per l`economia dell`intera regione e la ricerca tecnologica. È sede dell`annuale Fiera del Levante.

La città è divisa in due parti, una nuova, sviluppatasi a partire dagli inizi dell`Ottocento, e una vecchia, che raduna i più importanti monumenti medievali e rinascimentali, tra cui la cattedrale romanica, la basilica romanica di San Nicola, il castello di Federico II, la chiesa di San Ferdinando.

A Bari fanno capo numerose linee ferroviarie; è inoltre sede di un porto importante ben attrezzato. Sviluppate le industrie chimiche, petrolchimiche, alimentari, tessili, del legno e del tabacco.

Fondata dagli illirici, fu poi un municipio romano. Dominata dai saraceni e dai bizantini, passò in seguito sotto il possesso di normanni e Svevi.

Si succedettero nel controllo della città Angioini, Aragonesi, Sforza e spagnoli.

Per visitarla si può partire idealmente dalla Basilica di S. Nicola (patrono della città) in tipico stile romanico pugliese.

La chiesa custodisce le spoglie del santo (presso la cripta) suddivisa a tre navate suddivise da pilastri e colonne, le tre absidi, i suoi tesori contenuti nel museo annesso, il bellissimo altare di S. Nicola.

Altro esempio dello stile romanico pugliese è anche la Cattedrale, con un finestrone notevole nell`abside, interni solenni e codici preziosi conservati presso i suoi archivi.

Passeggiando romanticamente sui lungomari della città verrete rapiti dal fascino di Bari e delle acque mediterranee che la bagnano.

A tavola avrete il privilegio di gustare ottime zuppe di pesce, frutti di mare, verdure e le famose orecchiette, le tagliatelle fatte in casa, la melanzanata, il tutto condito dall`ottimo olio d`oliva che viene prodotto nei paraggi.

Storia di Bari

Le origini della città di Bari risalgono a tempi molto antichi, testimonianza è il villaggio preistorico riportato alla luce dal prof. Michele Gervasio, nel 1913.

Questo villaggio situato in piazza San Pietro, (vicino al porto) si estende per circa 300 mq e risale all`età del bronzo, cioè a circa 4000 anni fà, come si è dedotto dai resti umani e animali e dagli utensili rinvenuti.

Nel III secolo a. C. la città era già un fiorente ed attivo porto della Peucèzia, il territorio che occupava la parte centrale dell`Apulia.

Dopo aver resistito a lungo alle invasione dei greci, Bari fu conquistata dai Romani ed ebbe la qualifica di "Municipium".

Allora diventò un importante centro commerciale, primato che mantenne sempre, anche nei periodi più difficili della sua storia, come quando, caduto l`Impero Romano, si trovò coinvolta nelle lotte fra Bizantini e Longobardi.

Attorno al Mille la città subì tremendi assalti da parte dei pirati saraceni. Il più grave di questi, nel 1002, si protrasse con un lungo assedio, dal quale la città fu salvata dall`intervento della flotta veneziana, guidata dal doge Orseolo II.

Il dominio bizantino terminò nel 1071, quando il normanno Roberto il Guiscardo conquistò la città. Sotto la dominazione normanna il porto di Bari assurse a grande notorietà, quale uno dei principali porti d`imbarco per le Crociate.

Gli Svevi ricostruirono Bari e la stessa città trascorse uno dei periodi più splendidi sotto Federico II di Svevia. Il sovrano illuminato diede nuovo impulso alle attività portuali e industriali, restaurò il Castello e alla sua corte fiorirono le arti e la cultura.

Nei secoli XIII e XIV con gli Angioni, la situazione cambiò nuovamente. La città fu prostrata dalle dure tasse imposte da Carlo I d`Angiò e dai suoi successori, occupati solo a combattere.

Bari decadde al punto che nel XV secolo fu assoggettata al dominio feudale dei principi di Taranto e poi dei duchi di Milano, gli Sforza.

Il XVI secolo con Isabella d`Aragona, che era giunta a Bari nel 1501, fu caratterizzato da un periodo di notevole prosperità. Ad Isabella successe la figlia Bona, che rimasta vedova di Sigismondo I, re di Polonia, si trasferì a Bari ove regnò con tanta saggezza che alla sua morte i baresi vollero onorarla seppellendola in San Nicola, era il 1557.

Secoli bui furono quelli di dominazione prima spagnola e poi borbonica che seguirono alle regine d`Aragona e non solo per la città di Bari ma per tutta la Penisola.

Ritornando all`antichità della terra di Bari e di tutta la Puglia è molto importante ricordare un`altra scoperta sensazionale, per ciò che concerne l`archeologia, quella di Altamura, dove nel 1993 è stato rinvenuto lo scheletro dell` homo erectus altamurensis a testimoniare la presenza di centri abitati sin dai tempi più lontani.

La visita alla città più importante della Puglia inizia dal Castello Normanno – Svevo, una delle più grandi costruzioni dell’intera regione.

Trasformato da Federico II in un grandioso edificio a pianta trapezioidale, il Castello un tempo si affacciava sul mare e sono ravvisabili le strutture medievali e quelle aggiunte rinascimentali ad opera della famiglia degli Aragonesi.

L`ampio fossato e i robusti bastioni, proteggono questo gioiello dell’architettura che oggi al suo interno ospita la Gipsoteca Provinciale con i calchi delle sculture più importanti dell’intera Puglia.

La costruzione è coronata da alcuni torri, di cui è detta di San Francesco perché qui dimorò il santo in uno dei suoi numerosi viaggi.

Il Castello fa da portale ideale alla Città Vecchia, stretta tra Corso De Tullio, il lungomare Imperatore Augusto e corso Vittorio Emanuele II.

Tutti i maggiori monumenti della città sono racchiusi al suo interno e il primo edificio monumentale che si incontra è la Cattedrale.

Tra i più bei esempi di romanico pugliese, la basilica di S. Nicola si presenta come un possente ma elegante edificio, con la semplice facciata coronata da bifore ed enfatizzata da lesene.

L’interno è a tre navate separate da tre archi con colonne bizantine e sormontate da un matroneo.
La volta della navata principale è barocca, mentre quella delle laterali è a crociera.

Nella monumentale cripta, che ha la volta sorretta da ventotto colonnine con capitelli bizantini e romanici, sono ospitate sotto l’altare le reliquie di San Nicola.

La città di Bari, come ogni grande città, è ricca di importanti istituzioni museali.
La più importante è senza dubbio la Pinacoteca provinciale.

Ospitata nel palazzo della Provincia, conserva numerose opere legate alla storia della città; cospicua è la raccolta di icone e sculture medievali, importantissima la collezione di quadri veneti, memori di un antico legame con la città lagunare: vi sono tra l`altro le opere di Tintoretto.

Il museo Archeologico ospita invece quella che è la più completa raccolta pugliese del genere. Ci sono raccontate tutte le antiche popolazioni che hanno abitato le terre della Daunia, della Peucezia e della Messapia, in ordine il Tavoliere, la Terra di Bari e il Salento.

Nella Città Nuova sono ospitati i monumenti più recenti, quelli che hanno dato a Bari il volto di una città degna di gareggiare con le grandi del nord Italia.

Tra i tanti ricordiamo la Fiera del Levante, progettata nel 1930, con lo scopo di proiettare Bari verso l`Oriente; lo Stadio di San Nicola, progettato dal grande Renzo Piano in occasione dei Mondiali di calcio Italia `90, che si posa come una navicella spaziale su di una collinetta circondata da ulivi e frutteti.
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