Storia dell` Inter
Il 9 marzo 1908 nasceva il Football Club Internazionale. Il nome e` gia` tutto un programma, alcuni dissidenti decisero infatti di staccarsi dal Milan per aprire le porte anche a giocatori stranieri.
Non si fa quasi in tempo a fondare la squadra che giunge il primo scudetto, sono i tempi della Pro Vercelli, il calcio di oggi e` molto lontano. Con l`avvento del regime fascista l`Internazionale diviene Ambrosiana, in onore di Sant`Ambrogio.
I tifosi continuano tuttavia a chiamarla ancora Inter. Il leader indiscusso di questa squadra e` Giuseppe Meazza, detto il balilla. Il grande Pepin, a cui e` intitolato lo stadio di San Siro, vince sia con l`Inter che con la Nazionale, conquistando due mondiali.
Nel dopo guerra torna la denominazione ufficiale di F.C. Internazionale. Cambia anche lo stadio, ora l`Inter gioca a San Siro invece che all`Arena.
Gli anni cinquanta vedono protagonista l`Inter di Benito Lorenzi, Nyers e Skoglund. L`allenatore e` Foni, i nerazzurri vincono due scudetti consecutivi.
Nel 1955 la squadra viene acquistata da Angelo Moratti. I successi tuttavia stentano ad arrivare, nonostante in squadra ci sia un bomber fenomenale come Angelillo (33 reti in una stagione, un record imbattuto).
La crisi di risultati porta ad un cambio continuo di allenatori. Una situazione che non giova certamente alla squadra. Nel 1960 l`Inter ingaggia Helenio Herrera, un allenatore proveniente dal Barcellona.
Herrera si presenta subito come un presuntuoso e sbruffone: Vinceremo todo y contra todos, e` il suo motto. I successi pero` non arrivano, anche se nel 1962 la squadra perde di un soffio un contestatissimo campionato vinto dalla Juventus. La voglia di riscatto e` la scintilla che anima Moratti: via Angelillo, in rotta con Herrera, arriva dal Barcellona il Pallone d`oro Luis Suarez.
Comincia l`era della Grande Inter, in cinque anni 4 volte prima in campionato (gli scudetti sono pero` 3) e una volta sorpassata all`ultima giornata. Ma la Grande Inter fa la storia soprattutto in Europa e nel mondo, e` infatti la prima squadra italiana a conquistare la Coppa Intercontinentale ed e` tuttora l`unica ad essere stata nello stesso anno campione d`Italia, Europa e Mondo.
Con Herrera l`Inter disputa tre finali di Coppa Campioni e conquista 4 trofei internazionali di grande prestigio. Nel 1966 la squadra di Moratti conquista anche la stella dorata che simboleggia il decimo scudetto.
La formazione tipo e` tuttora ricordata dagli appassionati: Sarti Burgnich Facchetti Tagnin (Bedin) Guarneri Picchi Jair Mazzola Domenghini Suarez Corso (con Milani e Peiro` pronti ad entrare).
Herrera e` per tutti Il Mago, un grandissimo stratega e motivatore.
Un precursore del calcio moderno sotto diversi aspetti, dalla cura dei dettagli e dello stile di vita alla creazione di nuovi ruoli, come il terzino di spinta (Giacinto Facchetti) o il libero (Armando Picchi).
Un protagonista fondamentale di questa epopea e` anche Italo Allodi, il piu` grande dirigente italiano della storia, che in seguito riuscira` a creare anche il mito della Juventus di Agnelli.
Gli anni Settanta si aprono con l`ultima finale di Coppa Campioni disputata dall`Inter. Non c`e` piu` Herrera, anche i giocatori sono cambiati in buona parte. E` l`Inter di Boninsegna, una buona squadra che si schianta in finale contro il calcio totale dell`Ajax di Cruyff.
In un certo senso e` un passaggio di consegne tra due diversi stili di calcio, il calcio all`italiana sembra cedere il passo.
Sul finire del decennio arriva un nuovo sussulto: Eugenio Bersellini guida l`Inter di Altobelli e Beccalossi alla conquista dello scudetto numero 12.
Negli anni 80 l`Inter viene acquistata da Ernesto Pellegrini. A Milano arriva anche un grandissimo campione: Rummenigge, gia` vincitore di due palloni d`oro. Il tedesco mostra doti eccezionali, soprattutto in acrobazia, ma e` troppo spesso vittima di infortuni.
Il suo rendimento e` troppo condizionato dai problemi fisici e i successi sperati tardano ad arrivare. Arriveranno pero` grazie ad un altro tedesco: Lothar Mathhaus, primo interista a vincere il pallone d`oro, che sotto la guida di Giovanni Trapattoni conquistera` con i suoi compagni lo scudetto dei record.
E` un successo importante perche` arriva in un periodo in cui il campionato italiano e` il migliore al mondo, e la concorrenza (soprattutto di Milan e Napoli) e` fortissima. Il capitano di quella squadra e` Giuseppe Bergomi, recordman di presenze con la maglia interista.
Sotto la guida del Trap l`Inter vince anche l`unico trofeo nazionale degli anni `90 (per la precisione 1989-90): la Supercoppa Italiana.
Gli anni Novanta si aprono proprio con il cambio sulla panchina, ma non prima che il Trap possa mettere il suo sigillo indelebile nella storia interista.
Nel 1991 la sua squadra conquista infatti un trofeo internazionale, 26 anni dopo Herrera. E` la prima coppa Uefa, vinta in finale contro la Roma.
Gli anni a seguire sono in campo nazionale i piu` deludenti di tutta la storia interista. Ma in campo europeo la squadra mantiene il suo prestigio grazie ad altre due coppe Uefa (le finali in tutto il decennio saranno ben quattro).
La prima e` datata 1994 e porta la firma di un grande protagonista, il portiere Walter Zenga che saluta i suoi tifosi con un prestazione super nella finale contro il Salisburgo.
La seconda arriva nel 1998 e porta invece il nome di un altro fuoriclasse interista: Ronaldo.
Nel mentre la squadra e` stata acquistata da Massimo Moratti (1995), il figlio di Angelo, che sogna di riportare l`Inter ai fasti degli anni sessanta.
Dal 1998 al 2005 l`Inter non conquista alcun trofeo ufficiale. E` il periodo piu` nero di tutta la storia centenaria di questa squadra. Nel 2005 la bacheca torna pero` a riempirsi.
Sulla panchina dell`Inter approda infatti Roberto Mancini. Il primo anno il tecnico di Jesi conquista la coppa Italia, che mancava dal 1982. E` solo l`inizio di una scia di vittorie.
L`Inter di Mancini conquista 2 scudetti, 2 coppe Italia e 2 Supercoppe Italiane, presentandosi da prima in campionato anche alla festa dei suoi 100 anni.
Poi arriva Mourinho e nel 2010 vince campionato, coppa Italia e la prestigiosa Champions. |