Storia della Lazio
La Società Sportiva Lazio 1900, nota come S.S. Lazio o, più semplicemente, Lazio, è una società polisportiva fondata a Roma il 9 gennaio 1900, è tra le principali società di calcio italiane e la più antica di Roma.
Nata come società podistica agli inizi del secolo, ha incrementato nel corso degli anni il numero di discipline praticate, tanto da divenire la più grande polisportiva d`Europa.
La sezione che ha conferito maggior onore alla società è sicuramente quella calcistica, che può fregiarsi di essere la prima squadra fondata nella capitale, ed una delle più antiche d`Italia.
La Lazio nasce a Roma il 9 gennaio 1900 come società podistica. La fondazione avviene in un ufficio in piazza della Libertà, tra il rione Prati e l’odierno quartiere delle Vittorie.
Ben presto la società diviene polisportiva. Come colori sociali vengono scelti il bianco e il celeste, i colori della bandiera della Grecia, patria dello sport e dei Giochi Olimpici, al cui spirito i fondatori della Lazio si ispirano.
Il ritorno nella massima serie sarebbe immediato se l`arbitro Rigato, nella partita decisiva contro il Napoli, vedesse il tiro di Seghedoni entrare nella porta prima di uscirne. La squadra è quindi affidata all`allenatore argentino Juan Carlos Lorenzo, che nel 1963 termina il purgatorio della Serie B, e la Lazio conquista la promozione nella partita casalinga contro la Pro Patria davanti ad oltre 60.000 spettatori.
Nel 1963/64 Lorenzo ottiene un buon ottavo posto con una squadra giovane, anche se l`anno seguente l`argentino passa sull`altra sponda del Tevere. Con Mannocci in panchina i biancocelesti raggiungono la salvezza, ma a fine stagione si riaffaccia la crisi finanziaria, così la presidenza viene rilevata da Umberto Lenzini, un personaggio che da lì a poco cambierà la storia della Lazio.
La sua presidenza inizia però nel peggiore dei modi, dopo una stagione anonima arriva una nuova retrocessione in Serie B (1966/67), forse per la deludente campagna acquisti fatta in estate. Partita per vincere il campionato, la Lazio si ritrova a lottare nelle parti basse della classifica.
Subentra come allenatore Lorenzo, di ritorno dalla Roma dove aveva decisamente fallito, che ottiene la salvezza. Nella stagione seguente (1968/69), anche grazie ad acquisti finalmente all`altezza, la Lazio torna in Serie A con due giornate d`anticipo.
Nel campionato 1969/70 la Lazio può contare sui gol di Giorgio Chinaglia e sul libero Pino Wilson, arrivati in estate un po` in sordina dall`Internapoli.
La squadra raggiunge così una salvezza tranquilla. Nel 1970/71, dopo un girone di ritorno disastroso, la Lazio retrocede nuovamente in Serie B. L`ambiente ha bisogno di una svolta, è così che il presidente Umberto Lenzini pensa a Tommaso Maestrelli, allenatore del Foggia, uno tra gli allenatori in ascesa in quel periodo.
Una scelta azzeccatissima visto che la Lazio torna subito in Serie A. In estate, tra non poche polemiche viene ceduto Giuseppe Massa all`Inter, mentre nella Lazio arrivano Mario Frustalupi, Renzo Garlaschelli, Luciano Re Cecconi, Felice Pulici e Luigi Martini.
Si viene a formare un gruppo di giocatori tra di loro eterogenei ma dotati di estro e personalità, guidati e tenuti insieme da Tommaso Maestrelli (allenatore, psicologo e tuttofare), che dà alla squadra un gioco brillante, molto simile al calcio totale reso famoso dagli olandesi di quella generazione ai mondiali di Germania del 1974.
Nel 1972/73, appena rientrata in Serie A, si ritrova a lottare praticamente fino all`ultima giornata per lo scudetto. Prima dell`ultima partita del torneo era al comando il Milan con 44 punti, seguito da Lazio e Juventus appaiate ad un solo punto.
La Juventus giocava contro la Roma all`Olimpico, mentre il Milan contro il Verona, la Lazio era a Napoli. Alla fine del primo tempo la Juventus perdeva contro la Roma, Napoli e Lazio pareggiavano e il Milan perdeva a Verona.
Ma nel secondo tempo Cuccureddu rovesciava le sorti per la Juventus che vinceva 2 a 1 e si aggiudicava lo scudetto, mentre la Lazio veniva infilata da una rete del Napoli. I biancocelesti alla fine di questo rocambolesco campionato giunsero al terzo posto con non poca amarezza.
Il campionato 1973/74 riparte tra lo scetticismo dell`opinione pubblica, che non crede che la Lazio possa ripetersi. La tifoseria è ancora amareggiata per il finale dell`anno prima, ma è consapevole della forza della squadra che esprime un gioco spettacolare.
L`unica aggiunta ad un meccanismo già collaudato è la giovane ala Vincenzo D`Amico proveniente dalle giovanili. La stagione è una vera e propria cavalcata, interrotta solo da qualche incertezza in alcune partite.
La vittoria per 3 a 1 nello scontro diretto contro la Juventus e la prova di forza nel derby di ritorno vinto 2 a 1, portano saldamente la squadra in testa alla classifica.
La Lazio perde un`ultima partita con il Torino ma riesce comunque a laurearsi Campione d`Italia, con una giornata d`anticipo, nell`incontro casalingo contro il Foggia in un Olimpico stracolmo.
Nonostante lo Scudetto e i relativi incassi, la società non gode di grande floridezza economica, e in estate è pressoché immobile sul mercato.
Il campionato 1974/75 non è trionfale come quello precedente, e inoltre si viene a sapere che Maestrelli è afflitto da una grave malattia e ciò non può che influire negativamente sull`andamento.
La stagione si conclude al quarto posto con Lovati in panchina, ma la mente di tutti i laziali è rivolta sicuramente altrove. Viene ceduto Frustalupi, punto di riferimento del centrocampo, la panchina affidata a Giulio Corsini, e Giorgio Chinaglia emigra in America al Cosmos. La Lazio rimane invischiata nella lotta per non retrocedere, ed è necessario il ritorno di Maestrelli perché venga evitata la Serie B.
Nel campionato 1976/77 Lenzini chiama Luis Vinicio sulla panchina e strappa Franco Cordova alla Roma. È una Lazio che fa forza sul proprio vivaio, oltre a Giordano e D`Amico, si mettono in luce anche Manfredonia e Agostinelli.
A fine stagione la squadra arriva quinta, ma due lutti sconvolgono l`ambiente: quelli di Maestrelli e Re Cecconi, il secondo ucciso da un colpo di pistola mentre faceva uno scherzo simulando una rapina.
Nella settimana che accompagna l`ultima giornata del campionato 2005/2006 la Lazio viene coinvolta nell`affare "Calciopoli", uno scandalo calcistico riguardante la stagione 2004/2005.
Per la squadra capitolina la penalizzazione sarà di 3 punti in campionato, e il sogno di giocare la Coppa UEFA centrata la stagione passata è definitivamente cancellato, siccome riceve una seconda penalizzazione di 30 punti validi per la stagione precedente.
In Coppa Italia il cammino della Lazio termina al terzo turno, ma in campionato centra un clamoroso terzo posto che permette alla squadra di centrare la qualificazione per l`ultimo turno preliminare di Champions League.
Il calciomercato estivo 2007, nonostante la qualificazione alla Champions League 2008, continua nella filosofia del risanamento economico, con pochi colpi messi a segno da parte di Lotito.
Proprio in questa competizione la società capitolina, dopo aver superato brillantemente i preliminari, crolla nella fase a gironi piazzandosi ultima nonostante i sei punti conquistati.
In campionato, invece, non ripete le prestazioni fatte in precedenza e si piazza in dodicesima posizione senza qualificarsi in nessuna competizione europea. In Coppa Italia, nonostante il buon inizio con l`eliminazione del Napoli e della Fiorentina, si ferma alle semifinali dove viene battuta dall`Inter.
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