Storia del Verona
Inizia nel 1903 il calcio a Verona con la fondazione dell`Hellas.
Nel campionato 1910/11 inizia l`attività vera e propria, partecipando al girone Veneto-Emiliano di Prima Serie e classificandosi seconda.
Fino al 1915 l`attività prosegue, poi viene sospesa a causa del primo conflitto mondiale.
La denominazione di Hellas Verona viene assunta nel 1919, ricominciando l`attività federale nei tornei nazionali.
Dal 1922 al 1929 partecipa al campionato della Lega Nord prima e Nazionale poi.
Nel 1928, esattamente il 1° Agosto, la società cambia denominazione e diventa A.C. Verona, in seguito alla fusione delle squadre Scaligera e Bentegodi.
I campionati a girone unico iniziano in Italia nel 1929/30 e il Verona è ammesso alla serie B. La prima partita viene disputata il 6 Ottobre 1929 in casa contro il Prato ed è vittoria per 2-1.
I gialloblù terminano il loro primo campionato al sesto posto con 39 punti.
In serie B la squadra veronese partecipa a 12 campionati consecutivi, il migliore dei quali è quello del 1931/32, quando la squadra chiude al terzo posto, sfiorando la promozione in Serie A.
Il Veronail momento più difficile lo passa nel campionato 1933/34 quando la squadra si salva in extremis dopo un girone a tre di spareggi-salvezza con Venezia e Vicenza.
Nell`ultima giornata del torneo di Serie B, esattamente il 1 Giugno 1941, il Verona viene sconfitto per 6 a 1 a Modena e condannato alla retrocessione in Serie C.
Durerà tre stagioni il purgatorio dei gialloblu, intervallate dalla sospensione dell`attività a causa del secondo conflitto mondiale.
Con la riforma del campionati il Verona nel 1945/46 partecipa ad un torneo misto con squadre di B e C.
Dopo essere tornato nelle divisioni superiori, il Verona iniziò una lunghissima cavalcata che lo portò 14 anni dopo a vincere il suo primo campionato di Serie B.
La promozione venne sfiorata già nel 1948, quando la squadra arrivò al secondo posto del girone B alle spalle di uno scatenato Padova: in quella specifica occasione però, solo la prima classificata dei due gironi venne promossa in massima serie e così il Verona fu costretto a pazientare ancora, fino al 1957.
Quell`anno i gialloblu guidati da Angelo Piccioli furono protagonisti del torneo e pareggiando in casa con il Como per 1-1 nell`ultima giornata di campionato ottennero il punto che mancava loro per poter festeggiare la tanta agognata promozione in A.
L`A.C. Verona restò in Serie A una sola stagione (1957-1958), dopodichè tornò nella serie cadetta.
L`anno successivo la società veneta assorbì un club minore veronese, l`A.S. Hellas, per poter prendere la denominazione di Hellas Verona, in omaggio alle sue origini.
Allenata da Nils Liedholm, la squadra ritornò in Serie A esattamente un decennio più tardi, nel 1968.
Dopo aver disputato dieci campionati su undici in Serie A, il Verona tornò in serie B nel 1979 e vi rimase per 3 anni.
Dopo tanti alti e bassi, retrocessioni e promozioni, finalmente nel campionato di Serie A 1984-1985 l`Hellas Verona di Osvaldo Bagnoli vinse il campionato ed entrò nella storia.
Lo scudetto conquistato le permise nella stagione 1985-1986 di partecipare in Coppa Campioni, ma negli ottavi venne eliminata dalla Juventus campione uscente e ammessa di diritto alla manifestazione.
Nella stagione 1987-1988 la squadra ottenne il suo miglior risultato internazionale, raggiungendo i quarti di finale della Coppa UEFA, venendo eliminata dai tedeschi del Werder Brema.
Gli anni novanta furono molto difficili per il club che in seguito ad una pessima gestione societaria fallì nel 1991, terminando la stagione con una promozione in Serie A.
Nel 1995 il club acquistò il nome Hellas Verona FC che mantiene ancora oggi.
Dopo due promozioni con Eugenio Fascetti 1990-1991 e 1995-1996 con Attilio Perotti,seguite da immediate retrocessioni, la vittoria nel campionato di Serie B nel 1998-1999, sotto la guida del futuro commissario tecnico della nazionale maggiore Cesare Prandelli e con una striscia di 8 vittorie consecutive tra la sesta e la tredicesima giornata, aprì una nuova fase nella storia del club.
Il nuovo millennio iniziò con gli scaligeri ancora allenati da Prandelli, che dopo un inizio difficile avviarono una serie di risultati utili consecutivi nel girone di ritorno, chiudendo il campionato di serie A al nono posto.
Seguirono alcune annate anonime disputate in serie B e la più clamorosa fu che dopo 64 anni dalla nascita, i gialloblu vennero retrocessi in serie C.
Nel campionato 2010-2011 anche se la stagione era iniziata negativamente, i gialloblù riuscirono a chiudere il campionato al quinto posto nelle ultime giornate di campionato, e parteciparono ai play-off.
Battendo il Sorrento e la Salernitana l`Hellas Verona tornò quindi in Serie B, chiudendo il ciclo più negativo di tutta la sua storia.
Nel 2011-2012, nel girone di andata, dopo un periodo negativo di cinque partite in cui la squadra raccolse solo tre punti, i gialloblu misero insieme 9 vittorie consecutive tra campionato e Coppa Italia, issandosi al secondo posto della classifica.
Il Verona chiuse la stagione al quarto posto, sfiorando la promozione diretta al primo anno dopo il ritorno in serie B.
Il ritorno in A: campionato 2012-2013, dopo 11 anni
La nuova stagione, dopo aver chiuso il girone di andata al terzo posto, dietro ad un Sassuolo lanciato in fuga solitaria e al Livorno poco lontano, i gialloblu mantengono senza difficoltà la posizione per tutto il ritorno, accelerando bruscamente sul finale di stagione: dopo la sconfitta in casa nel derby contro il Padova, all`ottava di ritorno, gli uomini di Mandorlini mettono insieme 12 risultati utili consecutivi,.
Inoltre, complice un brusco calo del Sassuolo capolista, giungono all`ultima giornata con ancora la matematica possibilità di vincere il campionato e con due risultati su tre a favore per conquistare la promozione.
Il 18 maggio 2013, grazie al pareggio in casa per 0 a 0,contro l`Empoli, l`Hellas Verona torna in massima serie dopo 11 anni.
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